toPRAY

Giugno – luglio 2015

Afshin Vardjavandi e INC InNprogress Collective
Compagnia under 35

toPRAY

Residenza di venti giorni mirata alla realizzazione della nuova produzione di danza To Pray, con le coreografie di Afshin Vardjavandi. Si tratta di una compagnia giovanissima e particolarmente originale, riconosciuta per un linguaggio coreografico molto dinamico e accattivante, fortemente basato sullo stile della danza urbana contaminata da influenze delle arti visive e teatrali contemporanee. La residenza ha coinvolto il Prof. Angelo Benedetti, docente del corso di Nuove tecnologie e Composizione musicale elettroacustica al Conservatorio di Perugia, in qualità di consulente per il design del suono e Fabio Galetti in qualità di designer delle luci. Questo progetto prosegue un rapporto iniziato nel 2011, mirato a sostenere la crescita artistica e professionale di questo meritevole collettivo umbro. Lo spettacolo To Pray ha debuttato all’interno del programma de La MaMa Spoleto Open 2015, evento ufficiale dello Spoleto Festival dei 2 Mondi.

La MaMa Umbria continuerà a sostenere il gruppo nel corso della prossima stagione 2015-2016, con l’obiettivo di far conoscere e distribuire lo spettacolo in altri teatri e Festival in Italia e all’estero. Si sta completando la preparazione della documentazione videografica e del materiale online per dare avvio ad un piano di promozione mirato. Nei prossimi mesi saranno presi contatti con alcune realtà extraregionali per possibili repliche dello spettacolo, tra cui: Civitanova danza, Festival Rovereto Oriente Occidente, Pergine Festival, Inteatro ed altri. (Maggiori dettagli rispetto alle attività di divulgazione e promozione sono descritte successivamente nel capitolo OBIETTIVO B) 

toPRAY

coreografia: Afshin Varjavandi
interpreti: Luca Calderini Mattia Maiotti Jenny Mattaioli Elia Pangaro
disegno sonoro: Angelo Benedetti
disegno luci: Fabio Galeotti

toPRAY è uno spettacolo in cui le danze urbane si mescolano gesti contemporanei, producendo una composizione fuori dagli schemi, dal tempo. La scrittura coreografica attinge da calligrafie multiculturali, risultando in un linguaggio universale.

Esiste un momento per ognuno, a partire dal quale si impara a guardare dentro sé stessi. toPRAY è un corridoio: a volte per arrivare all’animo umano il percorso è lungo e stretto. Si dice che ‘possediamo un’anima’. Attraversiamo i simboli che nella storia abbiamo attribuito a quello che non riusciamo a vedere, per dare alla vita un valore diverso, per riconoscere oltre la FORMA un diverso livello.

Cosa vuol dire ‘pregare’? Cerchiamo una risposta in ogni AZIONE. Forse l’agire stesso è un atto di culto: l’uomo contemporaneo agisce sul corpo traendone un culto. E se quello che abbiamo di più sacro è l’immaginazione attraverso cui riusciremo ad identificare l’anima nel corso della vita?

INC InNprogressCollective dance|visual|urban art è un gruppo indipendente che si occupa di danze urbane, visual art e performance. Nasce nel 2006 a seguito della creazione “HEIM”, vincitrice del premio coreografico della Settimana Internazionale della Danza di Spoleto. Da lì l’idea di costituire un gruppo stabile di giovani artisti, promotori di nuove forme di street art contemporanea, danze urbane e tendenze. Caratterizzati dalla sorprendente giovane età e da un forte affiatamento artistico, sono i sostenitori di un’alleanza, dove talenti e competenze vengono condivise, miscelate e ricomposte verso traguardi collettivi.

Danzano le produzioni di Afshin Varjavandi e insieme a lui inventano styling e concept per performance, istallazioni, video, sfilate di moda ed eventi. Nel Giugno 2013 presentano lo spettacolo OCEANIA a LaMaMa experimental theater di New York in due repliche, ottenendo una recensione nella sezione arte e cultura del New York Times.

Afshin Varjavandi inizia lo studio della danza a 14 anni, avvicinandosi alla tecnica hip hop e agli stili urbani, con i più grandi maestri internazionali tra cui Omid Ighani, Marisa Ragazzo, Dominique Lesdema, Bruce Ikhanji, Archie Burnett, Christopher Huggins, Khosro Adibi, Baba Israel.

Il suo retaggio familiare multiculturale insieme alla sua istintiva e poliedrica curiosità lo hanno portato ad avvicinarsi alla danza e al movimento corporeo in tutte le sue forme, alla coreografia e all’architettura dello spazio scenico. Nel 2007 ha creato la coreografia “HEIM”, con la quale ha vinto la Settimana Internazionale della Danza di Spoleto. E’ stato coreografo ospite di alcuni grandi Festival italiani, tra i quali Amores (Bologna), Cross Roads (Firenze), Giffoni Film Festival (Giffoni).

Sono poi seguite le produzioni Departure (2007), Underskin (2008, vincitore della Settimana Internazionale della Danza di Spoleto), Disordine Apparente (2008, come coreografo ospite per il Duncan Ballet), Protest! (2009-2010, vincitore Settimana Internazionale della Danza di Spoleto, del premio LatinArte, del premio UISP e del premio Positano Leonide Massine), Oceania (2012-2013, primo progetto residenziale con La MaMa Umbria, presentato anche nel programma del Festival Internazionale della danza del La MaMa Theater di New York).

Afshin insegna danze urbane in tutta Italia, è direttore artistico di importanti centri nel settore moderno-urbano (CentroDanza Perugia, Nuovo Spazio Danza Jesi), ideatore di seminari e laboratori (Urbane Contaminazioni), di istallazioni (Siah il Nero) e formatore a corsi professionali (Opus Ballet, Firenze). Danza nella DaCru Dance Company, ballerino di videoclip (“Solo” di Marco Mengoni, prodotto da Sony 2011). Recentemente alcune coreografie della compagnia sono state volute dal regista Tornatore per il suo ultimo film.

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